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Channel: Commenti a: Diabete e macrobiotica.
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Di: Dott. Antonella Mele

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vorrei rispondere a questa affermazione: ” credo che le persone non possano essere convinte e curate “contro” il loro volere”. è vero non possiamo costringere le persone a curarsi contro il loro volere, ma io credo che la signora in questione voglia curarsi, altrimenti non farebbe l’insulina.. solo che ha delle abitudini alimentari sbagliate, sorrette da convizioni errate e false credenze legate al cibo e alla malattia. Sono anche sicura che la signora è circondata nella quotidianità da una serie di fattori che influenzano il suo comportamento alimentare e che le sue esperienze di vita hanno radicato comportamenti non corretti. Non possiamo non tenere conto di tutto cio’ se vogliamo aiutare questa signora e come lei tante persone. Il comportamento alimentare puo’ essere cambiato, ma non bastano i buoni consigli: bisogna modificare credenze, idee, pensieri legati al cibo, dobbiamo tenere conto delle emozioni e dei significati che ci legano all’atto del mangiare, dobbiamo tenere presenti i fattori che tutti i giorni determinano certe scelte piuttosto che altre. Solo cosi’ otterremo dei cambiamenti duraturi nel tempo. Lo Psicologo del comportamento alimentare attraverso tecniche cognitivo-comportamentale agisce su tutti questi fattori e in un percorso condiviso con la persona, che ha un ruolo attivo,è possibile modificare il comportamento alimentare con risultati che verrenno mantenuti nel tempo.


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